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Le tecniche dell'insegnamento gentile e della schermatura visiva nel controllo delle stereotipie

di J. Jordan - N.N. Singh - A.C. Repp
Tratto da Edizioni Erickson

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Il training degli operatori

Tutti e sei i principali operatori erano laureati in psicologia, o laureandi nello stesso corso di laurea, che avevano già fatto esperienza di osservazione comportamentale e tecniche di registrazione. Affinché gli operatori potessero mettere preventivamente in pratica le loro abilità di registrazione, venne effettuata una premisurazione di base con videoregistrazioni di numerosi soggetti virtualmente selezionabili. La vera misurazione di base non venne iniziata finché la concordanza tra osservatori su ciascun comportamento analizzato non arrivò a superare il 90%. Gli operatori passarono in rassegna la letteratura rilevante sull’uso della tecnica di schermatura visiva (Barrett, Matson, Shapiro e Ollendick, 1981) e sulle procedure di insegnamento gentile (McGee, 1985a, 1985c, 1985d; McGee et al., in corso di stampa; Menolascino e McGee, 1985), visionarono numerosi video sull’insegnamento gentile (McGee, 1986) e modellarono ed eseguirono in role playing tutte le procedure. Poi si allenarono nelle tecniche di insegnamento gentile con numerosi ospiti dell’Istituto che non avrebbero fatto parte dello studio. Vennero giudicati esperti allorché le loro prestazioni nell’insegnamento gentile furono giudicate, da un osservatore indipendente, pari a quelle degli operatori preventivamente visti nei video originali. Gli operatori lavorarono a coppie, alternandosi nei ruoli di operatore e osservatore, e ogni coppia lavorò esclusivamente col proprio soggetto per tutta la durata dello studio. Nella fase finale del trattamento di Paul, vennero reclutate altre sei persone, scegliendole tra gli assistenti dell’Istituto, affinché agissero loro da operatori. Il loro training si limitò a una breve discussione sui fondamenti logici dello studio, a una rassegna delle definizioni e degli obiettivi comportamentali e ad alcune dimostrazioni delle varie procedure. Questa fase aveva l’obiettivo di determinare il grado in cui effetti terapeutici preventivamente conseguiti potessero essere mantenuti da un normale staff di assistenti.