Giuseppe, 32 anni

09/07/2009

Tristezza e depressione
Buon giorno. Da qualche mese sono piombato in una situazione di malessere profondo, vedo tutto nero, salvo provare a tirarmi su e pensare positivamente. Faccio ciò che devo, al lavoro e a casa ma senza più alcun entusiasmo, mi sento come un automa. Non mi viene da sorridere se non con una parte d'amarezza insita nel mio essere.Sto mettendo in dubbio tutto, a partire dalla presenza della mia ragazza. In certi momenti, dopo quasi 4 anni di fidanzamento, penso che non la voglio più, che non sento più quanto sentivo prima, che neppure lei mi da più stimoli. Mi viene da piangere anche perchè non ho idea di che fare. Se la lasciassi, conoscendomi, mi butterei ancora più giù, e cercherei di tornare indietro. In alcuni momenti però la mia mente la considera quasi un corpo estraneo, a cui voglio tanto bene ma.. quasi un oggetto. ED questo mi fa stare ancor più male, a maggior ragione per il fatto che Lei vale tantissimo e non ha deciso di andarsene di fronte a questa mia crisi e alle altre precede nti. Si, infatti con lei ho avuto altre crisi simili, l'ultima 6 mesi fa. Il tutto nasce da me, dal mio malessere/stanchezza di tutto ciò che mi circonda (routine, lavoro sottopagato, età, prospettive immediate, ecc.). & mesi fa, come anche prima, avevo valutato e deciso che a Lei non riuscivo ne volevo rinunciare. Ora la situazione è diversa: sono stanco di queste mie crisi, vorrei risolverle totalmente e non trovarmi tra 6 mesi a fare soffrire quello che considero l'amore mio. Vorrei trovare in me una risposta positiva/negativa ma definitivs, senza ristare male ancora per le stesse cose. Ciò che mi rattrista "di fondo" è la mancanza di stimoli, la stanchezza nel lavoro sottopagato, il non vedere prospettive concrete per il futuro lavoro che tanto studio avrebbe presupposto, un esame di stato vicino ma con zero voglia di studiare, gli anni buttati dietro le spalle a perdere tempo, la stanchezza fisica e mentale conseguente ai lavoretti (oltre al lavoro consuetudinario) di c ui mi avvalgo per pagarmi le spese che la vita comporta, la non sicurezza totale nelle cose, persone e scelte di un'attività lavorativa futura. Sono a pezzi, cerco di mollare ma non so per quanto la barca non affonderà.. speriamo le vacanze servano a ricaricare (anche qui se ttto finirà con la ragazza come le trascorrerò? Conoscendomi cadrò nel baratro).. Certi momenti vorrei andare via da tutto e tutti ma, come riferitomi dalla mia ragazza, a cosa servirebbe? A scappare da me stesso? Sarebbe solo mettere la testa sotto la sabbia? Sto male.. tanto male, non ne posso proprio più di non riuscire più a sorridere.

Risposta dello psicologo

Gentile Giuseppe, Nella vita di tutti noi spesso abbiamo a che fare con momenti terribili e ai quali non riusciamo a dare un senso, inevitabilmente questo ci porta a cercare spiegazioni in ciò che ci appare più evidente, spesso perdendo di vista i nostri scopi. Comunemente i momenti di transizione sono molto stressanti perché densi di incognite, mi pare di capire che la sua vita è di fronte ad un cambiamento (di tipo lavorativo) che aveva immaginato diverso, esame di stato e professione appagante e stimolante; quello che emerge dalle sue parole è un evidente senso di sfiducia nel suo futuro che si è tradotta in una forte apatia e immobilismo nel suo presente. Devo dire anche che però lei parte certamente bene nell’affrontare questo momento, si sta mettendo in discussione senza voler rifuggire in facili conclusioni che spesso prevedono la responsabilizzazione di qualcun altro. Cerchi comunque di avere una prospettiva di più ampio periodo, non si fossilizzi in un eterno presente e si sforzi di pensare alla sua vita come di una storia molto poco prevedibile e tutta da vivere e scoprire, meglio se in compagnia della persona che ama. Non si preoccupi troppo di quello che non sente più di provare verso la sua compagna, quando si sprofonda nella tristezza è veramente difficile avere chiaro quello che è realmente importante, certe decisioni non bisognerebbe mai prenderle mentre si sta così male. Inoltre più tempo passiamo insieme a qualcuno più il nostro modo di amare inevitabilmente cambia, le coppie che durano anni possono farlo perché riescono a rinnovarsi continuamente nella fiducia che i momenti brutti passeranno e nella capacità di godere dei momenti belli. Credo che le gioverebbe cercare un aiuto qualificato vicino a dove abita, poiché è già da mesi che non riesce a trovare il modo di uscirne da solo, inoltre pare che le sia già capitato in passato di affrontare periodi simili. Consideri che però non esiste psicoterapia che le possa evitare dei momenti di tristezza, il problema è che a lei questi stati tendono a perdurare un po’ troppo. Sperando di esserle stato di aiuto le auguro ogni bene affettivo e lavorativo. Cordialmente dott. Luigi Sardella