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Le risorse emotive nella scuola
di Giorgio Blandino
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psicologia può fare molto in questo campo. In che senso?
Se il mondo della scuola è disponibile a interrogare la psicologia (e in
particolare, secondo quello che pensiamo noi, la psicoanalisi) e ad avvalersi
dei suoi suggerimenti può aspirare non solo a conseguire in modo innovativo
i suoi obbiettivi formativi, ma a fare aumentare il livello di maturità emotiva
che, come abbiamo scritto, può essere considerato il più importante compito
sociale odierno. In tal senso la Scuola può dare un contributo di valore
nobilmente politico, cioè può davvero contribuire a sviluppare un
atteggiamento e una coscienza democratica intesi come capacità di vivere e
interagire costruttivamente con gli altri in un clima di cooperazione e di
reciproca tolleranza. Uso intenzionalmente, il termine politico, anche se ai
giorni nostri ha acquisito una così cattiva nomea, perché, come dovrebbe
essere noto, la Scuola costituisce tuttora lo strumento insostituibile per il
consolidamento della democratica e la speranza più fondata per gettare i
semi di un mondo più pacifico. La Scuola cioè è il braccio non armato della
politica tant’é che Rousseau, quando scrisse l’Emilio (1762), non intendeva
redigere un’opera pedagogica, ma un testo politico, appunto, per affermare il
ruolo ineludibile e primario del processo educativo nella costituzione della
Società.