Home
- Articoli su Psicologia e Società
Le risorse emotive nella scuola
di Giorgio Blandino
pag. 3 di 12
Il presente lavoro si collega a quel saggio per le
premesse teoriche in esso contenute e cerca di svilupparle.
Infatti tutti gli insegnanti, i dirigenti e i vari operatori scolastici che abbiamo
incontrato, o con i quali abbiamo discusso dei temi trattati ne “La disponibilità
ad apprendere” (in seminari, corsi di formazione, convegni ecc.) così come
tutti quelli che ci hanno scritto dopo la lettura del testo, sottolineavano la
medesima cosa: essere necessario per loro avere spazi e possibilità di
pensare ai sentimenti e alle emozioni che li attraversano nell’operare
quotidiano, ben consapevoli che la possibilità di “pensarli” costituisce un
bisogno reale senza il riconoscimento del quale non ci si deve illudere di
poter davvero lavorare meglio e davvero migliorare la scuola.
Sulla base di queste esperienze e di queste considerazioni e in rapporto, da
una parte, ai cambiamenti strutturali avvenuti in questi ultimi tempi nella
scuola italiana con l’avvento dell’autonomia e, dall’altra, alle esigenze emerse
da chi nella scuola ci vive quotidianamente abbiamo deciso, per così dire, di
“battere il ferro fin che è caldo” e sviluppare i presupposti del precedente
saggio non solo in rapporto a esigenze di chiarimento di problemi rimasti
aperti e alle molte domande di precisazione che abbiamo avuto ma
soprattutto per cercare di mostrare le loro implicazioni gestionali alla luce
delle nuove istanze istituzionali.
Per far capire ai nostri lettori di che cosa tratta, concretamente, il libro ci vuole
dire brevemente come è strutturato ?
Il testo è strutturato in tre parti più una premessa e una conclusione: la prima
parte cerca di fornire un inquadramento generale del problema della gestione
del processo educativo e di mostrare quale è il vantaggio di adottare un
modello di osservazione psicodinamico (di matrice psicoanalitica) e quali
sono i suggerimenti che ne derivano a una scuola organizzata secondo i
criteri dell’autonomia. La seconda parte descrive minuziosamente le
problematiche emotive della gestione osservate nei loro molteplici aspetti, a
partire dalla considerazione delle varie dinamiche istituzionali, e fornisce
numerosi esempi pratici di quanto viene illustrato teoricamente
La terza parte infine si sofferma su ambiti specifici e particolari di gestione.