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Le risorse emotive nella scuola

di Giorgio Blandino

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dare “interpretazioni”, ma non sono pochi gli insegnanti, i direttori didattici, i presidi, e spesso anche gli certi consulenti psicopedagogici che fanno qualcosa di simile quando si lanciano in classificazioni “diagnostiche” o in giudizi “di personalità” cioè in tutto l’armamentario tipico dello psicologismo da strapazzo ben esemplificato dalla maggior parte degli psicologi che imperversano nei mass-media (cfr. Blandino, 2000). Occorre dunque mettere in guardia sul rischio di usare, anche automaticamente, le teorizzazioni per difendersi dall’angoscia che l’altro ci “mette addosso” finendo poi con lo stilare diagnosi superficiali o strampalate. Come, psicologi, insegnanti, dirigenti scolastici, prima di appiccicare spensieratamente etichette (pseudo)psicodiagnostiche dovremmo imparare a osservare: è proprio in questo che consiste il possesso di una sensibilità psicodinamica, non nella conoscenza della nosografia psicopatologica! E’ in questo che consiste uno degli insegnamenti più importanti della psicoanalisi per il mondo della scuola e, direi, anche più in generale, per la psicologia tutta: nell’imparare a osservare e ascoltare piuttosto che non nel presumere di saper individuare il supposto inconscio dell’altro. Un capitolo del testo tratta della psicologia scolastica e del “nuovo” ruolo dello psicologo scolastico. Può sintetizzarci quale è la sua posizione al proposito? L’introduzione organica dello psicologo nelle scuole, come ruolo professionale che affianca il duro lavoro degli altri operatori scolastici, non può che essere salutata con grande soddisfazione, e non certo per motivi corporativi o di difesa di spazi di lavoro (sebbene anche questi aspetti non siano da sottovalutare), ma soprattutto per il contributo che la psicologia può e deve dare al mondo dell’educazione e perché finalmente il mondo dell’educazione, per parte sua, si decida ad assumere in modo organico l’aiuto che la nostra disciplina può fornirgli. Ma una volta detto questo i problemi non