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Plasticità cerebrale e funzioni cognitive
di Antonio Godino tratto da Psychofenia – vol. VI, n. 9, 2003
pag. 6 di 12
Ad esempio, nel feto gli assoni del fascio piramidale provengono da tutte le aree corticali (sia sensoriali che motrici), mentre nel soggetto maturo provengono
solo dalle aree corticali motrici.
Questo processo di rimaneggiamento della struttura dei collegamenti nervosi e della composizione
dei fasci di assoni che costituiscono i nervi sembra avere termine con la maturazione biologica. È quindi
un fenomeno caratteristico dello sviluppo perinatale del SN e non, propriamente parlando, del suo
sviluppo post-natale od invecchiamento.
Tuttavia il rimaneggiamento dei fasci di assoni non è sincronizzato in tutte le parti del sistema, nel
senso che in alcune aree si completa assai più tardi rispetto ad altre. Inoltre un aspetto di questo
meccanismo evolutivo, precisamente la moltiplicazione delle sinapsi che segue alla selezione degli assoni,
prosegue nell’intero arco di vita post-natale. L’architettura del SN nell’adulto e nell’anziano si presenta
quindi come ridisegnata rispetto a quella dell’adulto giovane.
Questo rimodellamento corrisponde, come abbiamo ricordato più sopra, ad un aumento di
efficienza del sistema. Il progressivo aumento di efficacia del sistema riesce sicuramente a compensare i
danni connessi alla perdita di popolazione neuronale. È per questo meccanismo di compensazione che
una perdita di circa un sesto del totale dei neuroni (come avviene di norma oltre gli 85-90 anni nei
maschi ed oltre i 90-95 anni nelle femmine) non comporta praticamente mai delle perdite reali di
funzionalità.
Anche se non è lecito stabilire un parallelismo integrale fra la funzione e la struttura (nel nostro caso
fra la architettura dei collegamenti nervosi ed il tipo di funzionamento mentale) possiamo legittimamente
supporre che alcune delle differenze che possiamo osservare nel funzionamento mentale in tarda età
siano anche l’effetto di fattori neurofisiologici e neuroanatomici.
Non si tratta, tuttavia, di cambiamenti dipendenti dall’età (nel senso che siano collegati a processi
trasformativi a tempo) ma di cambiamenti concomitanti all’età (nel senso che la loro probabilità aumenta
con il trascorrere degli anni).