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Plasticità cerebrale e funzioni cognitive
di Antonio Godino tratto da Psychofenia – vol. VI, n. 9, 2003
pag. 7 di 12
Mutamenti psico-funzionali - Come abbiamo visto la struttura delle connessioni nervose si
modifica nel corso dello sviluppo, grazie a meccanismi di rimodellamento di tipo intrinseco al sistema.
Nel corso del tempo il sistema si alleggerisce di elementi (per la morte neuronale), si semplifica
quanto a numero di componenti di collegamento in parallelo (per la selezione degli assoni
soprannumerari), si rende più complesso nelle sue possibilità di trasmissione interna (per l’incremento
progressivo delle sinapsi interneuronali).
Allo stesso tempo assistiamo a delle modificazioni tipiche e ricorrenti del funzionamento mentale.
A parità di età cronologica i vecchi sono molto più diversi fra di loro di quanto non lo possano mai
essere stati da giovani o, ancor di più, da bambini. Forse è solo con l’estrema senilità che possiamo
tornare a cogliere una condizione funzionale comune e poco differenziabile. Prima di tale condizione
tardo-senile, che può anche coincidere con la sola crisi cachettica terminale, esiste tutta una lunga epoca
di vita estremamente differenziata ed articolata (Cipolli, Moja, 1991).
Per i mutamenti somato-fisiologici si può ricordare (vedi tab. 1) che solo a partire dai 60 anni questi
sono di entità tale da poter essere avvertibili.