Il processo d’attaccamento (Bowlby, 1972; 1975; 1983; 1989) è
un’esperienza interpersonale che influenza, fin dalla primissima infanzia, lo
sviluppo dell’individuo. Le ricerche svolte nell’ambito della teoria
dell’attaccamento hanno evidenziato l’esistenza di quattro stili fondamentali
d’attaccamento, corrispondenti ad altrettante modalità d’accudimento da parte
delle persone che si prendono cura del bambino. Molti studi hanno mostrato,
poi, che ad ogni modello d’attaccamento sono spesso correlate particolari
caratteristiche della personalità e dello stile relazionale individuale. In questo
articolo verranno presentati i risultati di alcuni di questi studi.
Gli stili d’attaccamento
Lo studio delle esperienze d’attaccamento ha evidenziato l’esistenza di
quattro stili d’attaccamento fondamentali. Tra questi stili ritroviamo
l’attaccamento sicuro, denominato anche attaccamento di tipo B, che è
preludio di uno sviluppo altamente desiderabile (Homes, 1994). Gli altri tre,
ossia ansioso-evitante (A), ambivalente o ansioso-resistente (C), e
disorientato-disorganizzato (D), portano alla formazione di rappresentazioni
interne di sé e degli altri che sembrano ostacolare uno sviluppo adeguato.
Analizziamo i vari stili d’attaccamento e le caratteristiche dei bambini e
degli adolescenti che presentano un particolare stile, premettendo che il
confronto fra gli studi che utilizzano strumenti diversi di classificazione dei
modelli d’attaccamento è stato realizzato sulla base delle similitudini
riscontrate tra le varie categorie adottate dai ricercatori (Cassidy, 1994;
Cassidy, Berlin, 1994; Dozier, Kobak, 1992; Holmes, 1994; Kobak, Scheery,
1988; Liotti, 1996; Main, Hesse, 1996; Mayseless, 1996;) oltre che dagli studi
sulla permanenza degli stili d’attaccamento nel corso dello sviluppo (Gianoli,
1996; Holmes, 1994; Liotti, 1994; Liotti, Tombolini, 1993; van IJzendoorn,
1996) e sulla trasmissione intergenerazionale dei modelli operativi interni
(Benoit, Parker, 1994; Fonagy et al., 1996a; Gianoli, 1996; Holmes, 1994;
Liotti, 1994; Liotti, Tombolini, 1993; van IJzendoorn, 1996; Zeneah, 1996).
L’attaccamento di tipo B
Lo stile di attaccamento di tipo B, o attaccamento sicuro (Liotti, Pallini,
1990), rappresenta la norma statistica, oltre che la norma ideale e funzionale
del sistema dell’attaccamento.
La denominazione “sicuro” deriva dalla constatazione che il bambino
appare fiducioso di ottenere, dalla figura d’attaccamento, un’attenzione
pronta: perciò si allontana senza timore da lei per esplorare con sicurezza
ambienti nuovi e si mostra socievole con gli estranei, quando questa persona
è presente. Se lei si allontana mentre il bambino è in un ambiente nuovo o con
un estraneo, nel piccolo si attiva il sistema dell’attaccamento: egli protesta,
piange e cerca il contatto con la figura d’attaccamento, finché questa non
ritorna e lo prende in braccio. A questo punto il bambino sicuro si calma e
ricomincia tranquillamente il gioco e l’esplorazione.
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Stile d’attaccamento e percorsi di sviluppo
di Alessandra Pace
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