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- Articoli sulla Psicologia Giuridica
La sindrome da alienazione genitoriale
di Guglielmo Gullotta
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Lo stato psicologico delle persone che si sono appena separate le rende più vulnerabili nei confronti di tali culti, spesso sentiti come mezzo di riconoscimento della propria "rettitudine": l'entrata nel culto rappresenta una sorta di inconscia redenzione morale atta a rimuovere i sensi di colpa che seguono alla separazione, attribuita totalmente all'ex-partner. I figli che si uniscono al genitore appartenente al culto subiscono a loro volta questo processo di
spersonalizzazione, tanto più quando sono piccoli e non possiedono una sufficiente autonomia di pensiero (Greene, 1989; Singer, Lalich, 1995).
Infine, e non a caso tratto l'argomento proprio a conclusione di questo articolo, un ruolo di assoluta importanza nelle dinamiche conflittuali tra i genitori separati e dunque anche nell'eventualità dell'instaurarsi della PAS è quello dei professionisti che, a vario titolo, entrano nelle questioni relative all'affidamento dei figli: periti, consulenti tecnici di parte, psicoterapeuti, avvocati, giudici, mediatori, educatori.
Mentre per quanto riguarda i giudici le uniche raccomandazioni sono quella di valutare attentamente la situazione, in particolare se la preferenza del figlio verso un genitore sia genuina o indotta, e quella di utilizzare CTU capaci di riconoscere la presenza della PAS, rispetto agli altri professionisti si pone un problema di quale sia in questi casi il reale interesse del minore e delle parti .
Quanto al ruolo dell' avvocato o dell'eventuale tutore del minore, se è vero che questi deve tutelare gli interessi del proprio cliente, è altrettanto vero che quelli del genitore alienante e del minore alienato non corrispondono a quelli da loro espressi: il difensore dovrebbe astenersi dal colludere con il proprio assistito e cercare di persuadere il genitore alienante a mettere fine al comportamento patologico con il figlio, fino a rinunciare al mandato nel caso in cui il cliente non comprenda la situazione. A sua volta, l'eventuale tutore del minore dovrebbe adoperarsi allo scopo di mettere fine al processo di alienazione, il che prevede innanzitutto l'allontanamento immediato dal genitore alienante pur se il minore affermi di volere stare a tutti i costi con lui.
Veniamo ora ai professionisti della salute mentale . Quanto a quelli chiamati ad esprimere valutazioni con valenza giuridica, essi dovrebbero innanzitutto tener conto del ruolo da loro rivestito nel conflitto genitoriale, che, se mal gestito, può portare le parti ad affrontarsi ancora più duramente.