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La sindrome da alienazione genitoriale

di Guglielmo Gullotta

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Tecniche di induzione della PAS e di brainwashing - Negazione dell'esistenza psicosociale del genitore bersaglio (non parlare mai del coniuge, non farlo vedere al figlio, togliere le sue foto dalla casa) Negazione della critica verso il genitore bersaglio (criticare il coniuge davanti al bambino e, quando questi ripete la critica, attribuire a lui la fonte della critica) Distruzione dell'immagine del genitore bersaglio (parlare solo in modo negativo del coniuge) Manipolazione della situazione (dare false informazioni al coniuge sul figlio in modo che insorgano conflitti o fraintendimenti tra i due) Marcamento delle differenze (far risaltare le differenze tra il coniuge bersaglio e se stessi od il figlio) Induzione di alleanza (soddisfare tutti i desideri del figlio e/o quelli non soddisfatti dal coniuge) Creazione di alleanze con persone frequentate dal figlio (insegnanti, amici…) Induzione del senso di colpa (convincere il figlio che se farà certe cose significa che non vuole più bene al genitore programmatore) Induzione del dubbio (far credere al figlio che l'amore dell'altro genitore è falso, interessato…) Induzione della paura (dire al figlio che i suoi contatti col genitore bersaglio sono pericolosi per qualche motivo) Ricostruzione della realtà (manipolare la storia familiare: "se sei nato è merito mio, tuo padre non ti voleva", quando magari il padre voleva solo aspettare un anno per sistemarsi professionalmente) Punizione e ricompensa (minacciare/punire o premiare il figlio se…) Promessa (promettere al figlio che il genitore programmatore migliorerà la sue condizioni di vita) Doppio legame (comunicare in modo contraddittorio per rendere il figlio suggestionabile all'indottrinamento) Mistificazione (manipolare i sentimenti del figlio) Motivazioni dei genitori programmatori Ottenere l'affidamento totale del figlio Vendetta contro il partner Ottenere concessioni economiche Convinzione di essere il genitore più adatto Allontanamento del figlio dal partner (ritenuto) criminale, tossicodipendente, alcolista, disturbato psichicamente, antisociale… Paura di perdere l'affetto del figlio Convinzione di aver "dato di più" al figlio rispetto al partner Gelosia per la nuova situazione del partner Salvaguardia del proprio senso di identità Desiderio di staccarsi emotivamente dal partner Timore che il figlio scopra fatti negativi sul conto del genitore programmatore Mantenimento della relazione con il partner attraverso il conflitto Desiderio di controllo e/o di potere Nel caso in cui la coppia non sia sposata, concessione del matrimonio da parte del partner che lo rifiuta Caratteristiche dei genitori programmatori Le ricerche empiriche stimano che gli uomini separandi che utilizzano tali tecniche sono 2%-25% e spesso di carattere autoritario e rigido; le donne sono il 4%-85% del totale delle separande e sono generalmente quelle più indulgenti Gli uomini utilizzano maggiormente metodi diretti, come il rapimento; le donne utilizzano maggiormente la manipolazione psicologica, ad esempio le false accuse di abuso sessuale, anche perché passano solitamente più tempo col figlio In generale, i genitori programmatori sono narcisisticamente vulnerabili, immaturi, con bassa autostima, dipendenti dal figlio o dal nuovo partner che talora è il vero responsabile della programmazione L'utilizzo delle tecniche di lavaggio del cervello è sovrarappresentato nelle seguenti categorie di genitori: tossicodipendenti, alcolisti, abusanti, genitori che accusano il partner di incesto, criminali in genere, disturbati psichicamente