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La sindrome da alienazione genitoriale

di Guglielmo Gullotta

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d) organizzazioni scientifiche e/o professionali segnalano la grande ricorsività del fenomeno documentandolo statisticamente e prospettando soluzioni di prevenzione e trattamento; e) agenzie di potere, spesso politico, offrono mezzi materiali ed economici per arginare e risolvere il problema; f) il fenomeno viene amplificato rispetto alla sua reale portata: - la drammatizzazione dei fatti porta per effetto della euristica della disponibilità (Nisbett, Ross, 1989) a considerare più frequenti eventi che sono rimasti più impressi nella memoria; - l’ambiguità del fenomeno (quanti scapaccioni fanno un bambino maltrattato? dove finisce l' uso dei mezzi di correzione e quando inizia l' abuso ?) consente di far rientrare a discrezione nel problema anche eventi ambigui, per via della tendenza a preferire falsi positivi piuttosto che falsi negativi; - la divulgazione di statistiche fa sentire il deviante (in questo caso il vero genitore maltrattante) come parte di una porzione significativa dell! Bisogna invece evitare, in questa materia, di reificare delle metafore ritenendo che il "bambino alienato" abbia una sorta di malattia trasmessagli dal genitore e che, ogni qualvolta siano presenti critiche nei confronti di un genitore da parte del figlio, questi sia vittima della sindrome in questione. 3. Criteri per una diagnosi differenziale Intanto è necessario stabilire che cosa non sia l'alienazione genitoriale: in tutte le famiglie, anche quelle intatte, si stabiliscono spesso delle alleanze talvolta spontanee, talvolta provocate ed in alcuni casi anche collusive (Willi, 1993) e spesso esistono delle preferenze dei figli verso uno dei genitori anche prima dell'insorgere del conflitto coniugale. I casi di conflitto intra ed interfamiliare (cioè all'interno della famiglia di origine e, successivamente, tra le eventuali nuove famiglie) che precedono, accompagnano e conseguono la separazione o il divorzio e le alleanze in specie con i figli sono comunque ancor più presenti perché possono servire a sostenere, influenzare, ricattare, ostacolare, riavvicinare.