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L'emergere dell'identità di adolescenti nelle discussioni in classe

di Francesco Arcidiacono e Maria Cristina Pigotti

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Rutter (1993) e Wagner (1997) hanno sottolineato che diversi fattori sociali e individuali possono determinare esiti diversi dell’adolescenza: questo quindi può influenzare la costruzione dell’identità personale. Nello specifico gli autori citati hanno evidenziato l’esistenza di “fattori protettivi” ai quali si oppongono dei “fattori di rischio”. Inoltre, dal momento che come afferma Mantovani (1998) l’identità di una persona viene continuamente elaborata, definita e negoziata attraverso lo scambio con l’altro, la famiglia e i coetanei assumono un ruolo essenziale sia per la quantità di scambi e interazioni che offrono all’adolescente sia perchè costituiscono insostituibili modelli di riferimento esperienziale e valoriale. Come fa notare anche Ardone (1999) lo sviluppo identitario in adolescenza avviene innanzitutto entro la reciprocità degli scambi tra genitori e figli. Il clima familiare e il supporto comunicativo dei genitori consente all’adolescente di arrivare a conoscere aspetti di sé ancora sconosciuti grazie a meccanismi di confronto e conferma. Nel discorso sulla costruzione dell’identità in adolescenza non si può dimenticare che i ragazzi e le ragazze, in paesi come l’Italia, passano gran parte del loro tempo a scuola: come ci fa notare Baraldi (1994) la scuola rappresenta il contesto primario in cui avvengono la maggior parte delle interazioni con persone che non fanno parte dell’ambiente familiare. La scuola, oltre a fornire un’esperienza didattica, permette ai ragazzi e alle ragazze di avere a disposizione nuove figure di identificazione offerte dagli insegnanti, che forniscono anche modi di pensare aggiuntivi rispetto a quelli disponibili in famiglia (Pontecorvo, 1999). Inoltre durante il periodo adolescenziale i ragazzi e le ragazze devono affrontare sia il passaggio fra un grado di istruzione e l’altro sia la decisione che riguarda il proprio futuro scolastico e quindi la scelta dell’indirizzo di studio da intraprendere dopo la scuola dell’obbligo (Sasso, 1997): queste scelte rappresentano il momento culminante di un processo di riflessione su se stesso elaborato progressivamente dall’adolescente nel corso della propria crescita.