I reattivi che prenderemo in considerazione saranno il Disegno della
Figura Umana, il Disegno della Famiglia, il Children Apperception Test, le
Favole di Duss e il Disegno dell’Albero, ma riteniamo che l’analisi critica
che faremo per queste tecniche di indagine psicologica dovrebbe essere
estesa anche a tutte le altre.
Di ogni strumento richiameremo gli scopi originali per cui è stato costruito ed eventualmente le revisioni intervenute nel tempo. Non richiameremo
le modalità di applicazione e di scoring perché già disponibili in altre
fonti, nei manuali forniti dalle case editrici e nel già citato volume di
Lis (1998). Come anticipato, ci soffermeremo solo sulle informazioni disponibili
relative ai controlli della attendibilità e validità di questi strumenti
partendo da una analisi del manuale originale e dalla letteratura italiana,
ma facendo riferimento anche alla letteratura internazionale, senza peraltro
avere l’ambizione di fornire una rassegna esauriente della situazione
in altri paesi. Nelle considerazioni generali, forniremo infine delle raccomandazioni
utili, a nostro giudizio, per un loro corretto uso.
Il Disegno della Figura Umana (DFU) di Karen Mac-
Hover
Questo reattivo, di cui esiste anche una versione per la valutazione
dello sviluppo cognitivo di cui qui non ci occuperemo, è stato proposto
da Karen Machover nel 1951 (edizione italiana, 1968) e successivamente
rivisto, tra gli altri, da Harris nel 1963, da Koppitz nel 1968 e da Naglieri
nel 1991, partendo dall’assunto teorico, ispirato ad una interpretazione
psicodinamica, che il disegno della figura umana rappresenti l’espressione
del Sé o del corpo nell’ambiente e che l’immagine composta che costituisce
la figura disegnata sia intimamente legata al Sé in tutte le sue
ramificazioni. Utilizzando tutte le informazioni rilevabili dal disegno della figura
maschile e femminile, si dovrebbero quindi ricavare indicazioni sullo
stato di identificazione sessuale del soggetto, sulla valutazione che ha di
sé, sul suo stato emotivo e sul suo rapporto con l’ambiente sociale.
Caratteristiche psicometriche.
Sfortunatamente, nel manuale italiano l’autrice non fornisce dati sulla
validazione del suo reattivo. Per quanto riguarda la validità, l’autrice nel
suo manuale garantisce: «Nella tecnica del disegno più che in altri metodi
proiettivi, la teoria seguì il successo pratico, la validazione empirica precedette
la costruzione di un sistema teorico». Rispetto all’interpretazione
del disegno, si rimanda ad un dettagliato studio clinico, non riportato, tramite
il quale si è giunti ad un sistema di interpretazione ampio, e così ci
si esprime: «Queste interpretazioni hanno soddisfatto e continuano a soddisfare
rigorose norme di validazione clinica specifica in ciascun caso studiato
», ma anche a questo proposito non si forniscono indicazioni precise
o riferimenti ad articoli per visionare «le rigorose norme di validazione».
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- Articoli sulla Psicologia Giuridica
Lo stato preoccupante delle tecniche proiettive per l'età evolutiva in Italia
di Patrizio E. Tressoldi, Claudia Barilani e Luigi Pedrabissi
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