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Lo stato preoccupante delle tecniche proiettive per l'età evolutiva in Italia

di Patrizio E. Tressoldi, Claudia Barilani e Luigi Pedrabissi

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Commento

Il DAP: SPED di Naglieri e collaboratori (1991) purtroppo non ancora disponibile in Italia, appare fornire indicazioni attendibili sul disagio emotivo generico da utilizzare come base per ulteriori approfondimenti, mentre dovrebbe essere sconsigliato per indagare situazioni di disagio specifico, abuso, psicopatologia o caratteristiche di personalità.Il disegno della famiglia

Ufficialmente questo test è stato ideato nel 1967 da Corman con lo scopo di indagare le relazioni che il soggetto ha instaurato con i componenti della sua famiglia. La fortuna di questo reattivo dipende, come per il disegno della figura umana, dalla facilità di applicazione e dalla promessa di rivelare aspetti importanti nella vita relazionale dell’individuo, come appunto quelli relativi al suo nucleo famigliare. Tambelli e Zavattini (1998), nel già citato volume a cura di Lis (1998), offrono una buona rassegna sui contributi clinici, sui sistemi di codifica e sulle interpretazioni dei dati ricavabili da questo test, soffermandosi in particolare sul contributo di Tambelli, Zavattini e Mossi (1995).

Caratteristiche psicometriche

Attendibilità
I dati riportati da Tambelli, Zavattini e Mossi (1995) indicano per la variabile «grandezza» (dimensione dei personaggi disegnati) percentuali medie di accordo tra giudici soddisfacenti: 75.9%; per la variabile «priorità » (personaggio disegnato per primo), 75.6%; per la variabile «identificazioni » (il personaggio con cui si identifica il soggetto), 88%; per la variabile «legami» (vicinanza tra i personaggi disegnati), 76.3% e per le variabili «soggetti mancanti» e «soggetti aggiunti» rispettivamente 92.2% e 94.3%. Meno soddisfacente (47%), risulta quella per la variabile «rilevanza » (la cura e la quantità di particolari delle diverse figure disegnate) suggerendo come sia difficile tenere in considerazione molteplici dettagli. Non sono riportati dati sull’attendibilità test-retest.

Validità
Non sono disponibili dati sulla validità.

Standardizzazione italiana
Nel già citato contributo di Tambelli, Zavattini e Mossi (1995), gli autori offrono statistiche descrittive in forma di percentuali per le variabili nominali e delle medie senza deviazioni standard per le variabili su scala ad intervallo. Il campione considerato è molto esteso, più di 5000 bambini dai 6 ai 13 anni estratti casualmente dalla popolazione scolastica dell’Italia centrale e meridionale. Purtroppo queste informazioni non sono utilizzabili in ambito clinico, in quanto non permettono di confrontare la prestazione del singolo individuo per ricavarne un indice di normalità o patologia.