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Lo stato preoccupante delle tecniche proiettive per l'età evolutiva in Italia

di Patrizio E. Tressoldi, Claudia Barilani e Luigi Pedrabissi

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Il reattivo dell’Albero di Koch

Questo strumento compare nel 1949 (prima edizione italiana, Koch, 1958) come ausilio psicodiagnostico rivelatore dell’evoluzione psichica. Secondo il suo autore, l’albero è il simbolo dell’uomo per analogia con la posizione eretta. L’albero disegnato diventa una proiezione della persona che lo disegna e dà quindi informazioni circa la sua personalità. Nel manuale italiano vengono indicati diversi elementi del disegno che dovrebbero fornire informazioni specifiche sulle caratteristiche della personalità o dello stato emotivo e relazionale del soggetto: ad es. la forma del tronco come forza dell’Io o le forme dei rami come indicatori delle relazioni verso l’esterno.

Caratteristiche psicometriche
Non esistono studi sulla attendibilità e sulla validità né alcuna standardizzazione italiana.

Analisi della letteratura
Ci è stato possibile reperire due soli studi sul test, di cui uno molto datato e precisamente il lavoro di Stora (1955) che ha somministrato il test a 1186 ragazzi e 1230 ragazze dai 4-15 anni. I dati sono stati standardizzati tenendo conto dell’altezza del disegno, della limitazione del foglio (debordaggio dai confini), della posizione del foglio (in lungo o in largo), del disegno di alberi multipli, dell’alternanza del disegno. Il secondo contributo è quello di Aoki (1980) che ha somministrato il reattivo a 96 ragazzi riproponendolo dopo 8 giorni ottenendo valori alti di attendibilità test-retest sulle caratteristiche del disegno.

Commento
La scarsità di informazioni sulle caratteristiche psicometriche e l’assenza di dati normativi sul test, pongono non pochi dubbi sull’opportunità di utilizzarlo in ambito clinico.