Il reattivo dell’Albero di Koch
Questo strumento compare nel 1949 (prima edizione italiana, Koch,
1958) come ausilio psicodiagnostico rivelatore dell’evoluzione psichica.
Secondo il suo autore, l’albero è il simbolo dell’uomo per analogia con la posizione eretta. L’albero disegnato diventa una proiezione della persona
che lo disegna e dà quindi informazioni circa la sua personalità. Nel manuale
italiano vengono indicati diversi elementi del disegno che dovrebbero
fornire informazioni specifiche sulle caratteristiche della personalità o
dello stato emotivo e relazionale del soggetto: ad es. la forma del tronco
come forza dell’Io o le forme dei rami come indicatori delle relazioni verso
l’esterno.
Caratteristiche psicometriche
Non esistono studi sulla attendibilità e sulla validità né alcuna standardizzazione
italiana.
Analisi della letteratura
Ci è stato possibile reperire due soli studi sul test, di cui uno molto
datato e precisamente il lavoro di Stora (1955) che ha somministrato il
test a 1186 ragazzi e 1230 ragazze dai 4-15 anni. I dati sono stati standardizzati
tenendo conto dell’altezza del disegno, della limitazione del foglio
(debordaggio dai confini), della posizione del foglio (in lungo o in largo),
del disegno di alberi multipli, dell’alternanza del disegno. Il secondo
contributo è quello di Aoki (1980) che ha somministrato il reattivo a 96
ragazzi riproponendolo dopo 8 giorni ottenendo valori alti di attendibilità
test-retest sulle caratteristiche del disegno.
Commento
La scarsità di informazioni sulle caratteristiche psicometriche e l’assenza
di dati normativi sul test, pongono non pochi dubbi sull’opportunità
di utilizzarlo in ambito clinico.
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Lo stato preoccupante delle tecniche proiettive per l'età evolutiva in Italia
di Patrizio E. Tressoldi, Claudia Barilani e Luigi Pedrabissi
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