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Il costruttivismo e le sue radici

di Ernst von Glasersfeld

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122. 2. Heinz von Foerster, fisico, filosofo e prestidigitatore interdisciplinare, non solo partecipò alla nascita della prima cibernetica, ma poi divenne il padre della cibernetica di secondo ordine. Un ottima collezione dei suoi saggi `e appunto intitolata Sistemi che Osservano (a cura di Mauro Ceruti e Umberta Telfener; Astrolabio, 1987). 3. Maturana fece questi lavori in collaborazione con Lettvin, McCulloch e Pitts negli ultimi anni cinquanta; e il resoconto più bello era intitolato "Ciò che l'occhio della rana comunica al cervello della rana". (Lettvin, Maturana, McCulloch, & Pitts, What the frog's eye tells the frog's brain, Proceedings of the IRE, 1959, 47(11), 1940-1959. 4. Il ruolo elementare del "distinguere" è stato esplicitato in contesti diversi da ricercatori diversi. Von Foerster ne illustro un'applicazione nel campo visivo ("Perception of Form in Biological and Man-Made Systems", Transactions of the IDEA Symposium, a cura di E.J.Zagorski, University of Illinois, 1962); Spencer Brown lo mise all'inizio della sua logica di distinzioni (Laws of Form, Allen & Unwin, 1969); Silvio Ceccato introdusse una nozione analoga con i suoi "differenziati" ("La Tabella di Ceccatieff", Methodos, 1950, 2(6-7), 81- 172); e per Humberto Maturana, dal 1978 in poi, le "operazioni del distinguere" costituiscono la base di qualsiasi osservazione o descrizione ("Biology of Language: The Epistemology of Reality" in Psychology and Biology of Language and Thought, a cura di G.A.Miller & E.Lenneberg, Academic Press, 1978). 5. Piaget, Jean, La construction du réel chez l'enfant, Neuchâtel; Delachaux et Niestlé, 1936. 6. Cf. Piaget, Jean, Biologie et Connaissance, Parigi: Gallimard, 1967. 7. Cf. Bridgman, Percy W., The Nature of Physical Theory, Princeton University Press, 1936. 8. Cf. Ceccato, Silvio, Un Tecnico fra i Filosofi (due volumi). Marsilio, Padova, 1962/1964. 9. A mio avviso è un vero peccato che, forse per superficiali incompatibilità di personalità, Ceccato e Piaget non siano mai giunti a discutere l'affinità delle loro idee. Almeno trent'anni dopo il loro incontro, Ceccato figurò ancora nel comitato di redazione degli Études d'Épistemologie Génétique, la collana di saggi del Centro piagetiano a Ginevra. Nell'opera di Piaget, però, ho trovato un solo riferimento a Ceccato; e Ceccato (per quanto ne so io) non ha mai menzionato il lavoro di Piaget. Uno spassionato scambio di idee fra i due pensatori sarebbe stato assai fertile per ambedue. 10. L'opera maggiore di George Kelly, The Psychology of Personal Constructs (due volumi), uscì nel 1955. Nel 1963, dopo la morte dell'autore, il suo editore, Norton (New York), pubblicò i tre primi capitoli dell'opera in un volume separato, A Theory of Personality, che fornisce un'ottima introduzione al costruttivismo. Il libro non ebbe la minima risonanza nel mondo della psicologia americana. In maggio 1987, la rivista più diffusa nel campo, pubblicò un articolo dal titolo "Whatever became of George Kelly?" (A.D.Jankowicz, American Psychologist, 1987, 42(5), 481-487) e neanche lì si accenna alla convergenza delle teorie di Kelly e di Piaget. 11. Si veda: Vaccarino, Giuseppe, La Chimica della Mente. Carbone Editore, Messina, 1977; Analisi dei Significati, Armando Armando, Roma, 1981; e il recentissimo volume Scienza e Semantica Costruttivista, Milano, Biblioteca Metope (C.L. U.P.), 1988, nonche i suoi saggi sulla rivista Methodologia.
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