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Il costruttivismo e le sue radici

di Ernst von Glasersfeld

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se non si vuol immaginare un neonato con in testa tutto ciò che saprà nella sua vita, bisogna spiegare il modo in cui egli conosce. Tale spiegazione, comunque la si guardi, dovrà porre in rilievo un processo di costruzione. Ed è proprio il modo in cui la costruzione concettuale viene analizzata che genera una distinzione fra le versioni del costruttivismo contemporaneo. La cibernetica come studio tecnico dell'autoregolazione non determina il carattere delle operazioni che costituiscono le strutture mentali. Il suo contributo però è nella continua sorveglianza dei modelli proposti come spiegazione di operazioni mentali; è nell’accertare che questi modelli siano effettivamente autosufficienti e non comportino l'uso di materiale esterno all’organismo che dovrebbe eseguire le operazioni. Il lavoro della Scuola Operativa Italiana concentrò gli sforzi, inizialmente, sull'analisi dei significati linguistici, considerandoli prodotti di specifiche operazioni mentali. Queste indagini continuano oggi con i lavori di Giuseppe Vaccarino che, con poche modificazioni del sistema ceccatiano, sta mettendo a punto un’enciclopedia completa della semantica operativa (11). Fra gli psicologi costruttivisti, Piaget ritenne che tutto il sapere razionale provenisse da operazioni di astrazione; e che i risultati fossero diversi per le proprietà determinate sia dal materiale primo (azioni fisiche o mentali) che dal tipo di astrazione ("empirica" o "riflessiva")(12). Il patrimonio di George Kelly, una folta collezione di analisi concettuali in termini pragmatici, espresso in un linguaggio semplice, quasi disinvolto, è perciò ben più accessibile dell'opera piagetiana. Ambedue gli autori, però, riconoscono come elemento fondamentale che la conoscenza non produce mai delle strutture che si possano considerare la rappresentazione di un mondo ontologico esterno.