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- Articoli sul Costruttivismo
Il modello evolutivo strutturalista di Vittorio Guidano e Giovanni Liotti
di Alessandra Pace
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La paura delle
disconferme, porta la persona con disturbi dell’alimentazione a costruire
relazioni affettive in cui può ottenere il massimo livello di garanzie di
accettazione, evitando il più possibile di esporsi.
Quando nella relazione vengono meno queste condizioni, emergono i
sintomi.
1.4.2.4 L’attaccamento e il disturbo ossessivo-compulsivo
L’esperienza d’attaccamento della persona con un disturbo ossessivocompulsivo
(Guidano, Liotti, 1983, 112-113) è caratterizzata da
un’attenzione costante al bambino da parte di figure d’attaccamento, le quali,
però, non mostrano chiaramente di amarlo.
Il bambino costruisce due convinzioni contrastanti, ma simultanee ed
ugualmente plausibili: “lui/lei mi ama” e “lui/lei è indifferente nei miei
confronti”. L’immagine di sé che ne deriva è conflittuale. Egli si percepisce
allo stesso tempo amabile e non-amabile, dotato e privo di valore. Per
raggiungere un’identità integrata, il bambino tenterà di uniformarsi a precise
regole morali. Nel rispettarle egli rinforzerà la parte positiva di sé. La
presenza di una parte speculare negativa, però, renderà il bambino
costantemente dubbioso circa l’aver svolto correttamente i suoi doveri.
Egli tenderà, perciò, a mostrare un dubbio sistematico in ciò che fa e
tenterà continuamente di perfezionarsi.
La sintomatologia emerge quando il tentativo, mai del tutto efficace, di
rinforzare la parte positiva è messo in crisi da quelle situazioni in cui le regole
da seguire non sono chiare o la decisione da prendere è così importante che la
persona non riesce a distinguere la scelta giusta da quella sbagliata.
1.5 La terapia
La terapia che Guidano e Liotti propongono per promuovere un
cambiamento nelle organizzazioni cognitive disfunzionali, usa come
strumento di cambiamento sia la relazione che le tecniche cognitivocomportamentali.
L’importanza della relazione è coerente con l’eziologia dei
disturbi cognitivo-affettivi che, come abbiamo appena detto, è di natura
relazionale. Un terapia così impostata, consente di entrare in contatto con la
persona e di favorirne il cambiamento a livello cognitivo, emozionale e
comportamentale. Per chiarire questo punto, analizzerò in questo paragrafo
sia gli aspetti relazionali che gli aspetti tecnici che, nella terapia, promuovono
il cambiamento.