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Il significato personale

di Barbara Marzioni

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Le immagini e le emozioni sono processi che tacitamente comprendono informazioni confuse e anche contrastanti tra loro, dunque le persone con questa organizzazione usano quasi esclusivamente i processi verbali (a scapito di quelli analogici) nei quali sono molto competenti, per conquistare quella ‘certezza’ che dia loro un senso di Sé sufficientemente unitario e stabile. “Nel caso che sensazioni discrepanti affiorino comunque, un intero repertorio di attività diversive potrà distogliere l’attenzione selettiva da una loro ulteriore elaborazione. Queste attività prendono essenzialmente la forma di pensieri ripetitivi (ruminazioni, dubbi, ecc.) che appaiono pressoché invariabilmente connessi con azioni stereotipe (rituali).” (Guidano, 1988).

Nel bisogno costante di scegliere per avere la certezza di comportarsi nel modo ‘più giusto’ i soggetti OSS aderiscono in modo inflessibile a norme e regole morali che li portano ad assumere quel caratteristico atteggiamento perfezionistico e pedante. Questa ricerca del giusto comportamento riguarda anche il dominio emotivo; queste persone infatti percepiscono le perturbazioni emotive come destabilizzanti e usano il controllo cognitivo minuzioso e continuo delle attivazioni psicofisiologiche per ordinarle, codificarle e dunque controllarle.

Di fronte, però, a situazioni emotivamente significative in cui è difficile discriminare con certezza gli aspetti ‘positivi’ da quelli ‘negativi’ (es. crisi coniugale, difficoltà nella vita sessuale, gravidanza e parto, perdita di una persona cara, fallimenti lavorativi) diviene per i soggetti OSS estremamente difficile capire la situazione e dunque prendere la relativa decisione. Questi eventi di vita possono essere estremamente destrutturati in questa particolare organizzazione di significato, suscitando sensazioni ambivalenti e perturbanti con emergenza di immagini intrusive che rendono nullo ogni tentativo di mantenere stabile l’immagine di Sé, tanto che la persona OSS, secondo la sua tipica procedura di pensiero ‘tutto o nulla’, ricorrerà a pensieri e schemi comportamentali ripetitivi e ritualizzati per riappropriarsi di un senso di controllo sulla sensazione di negatività da cui si sente invaso.