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Psicoterapia cognitiva sistemico-processuale e ciclo di vita individuale

di Vittorio Guidano
si ringrazia il dott. G. Cutolo per la concessione del materiale

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Questo ha una portata enorme, perché la cosa che ne deriva è che tutte le spiegazioni che noi ci diamo, sono sempre e soltanto spiegazioni della nostra esperienza immediata, non sono spiegazioni del mondo in quanto tale. Ogni spiegazione è sempre rivolta all'esperienza immediata sottostante che l'ha suscitata e a cui torna, è un modo di renderla consistente. Nel caso del signore che mi sta spiegando le ragioni per cui si è arrabbiato con la moglie, generalmente noi nell'ottica della “corrispondenza”, (cioè della conoscenza come corrispondenza all' ordine esterno), noi prendiamo le ragioni che offre e andiamo a vederle con un procedimento di tipo poliziesco: se effettivamente il contesto era quello, se effettivamente la moglie ha detto quello e la sua risposta era giusta, se tutto corrispondeva. In questa ottica qui, le spiegazioni che il signore offre hanno poco a che fare con quello che è realmente successo, in altre parole sono il modo con cui lui cerca di rendere consistente con il suo senso di sé, l'esperienza di rabbia che ha provato: fanno parte di un'altra operazione. Ad esempio, se nel senso di sé che lui ha non è contemplato che possa arrabbiarsi, egli deve darsi spiegazioni particolarmente elaborate per riuscire ad inserire quanto è successo, in modo che questo possa restare continuativo nel tempo: però le spiegazioni che il signore offre, bisognerebbe vederle come chiavi con cui lui riordina la sua esperienza immediata, non come elementi oggettivi che ci possano dare fotografie di quanto è oggettivamente successo con la moglie. Questo aspetto, che ogni spiegazione è spiegazione soltanto dell'esperienza immediata, riguarda tutto, non soltanto l'aspetto del singolo individuo, riguarda qualsiasi spiegazione umana, riguarda anche le teorie scientifiche. Anche una teoria scientifica per quanto possa sembrare asettica e imparziale è soltanto e sempre una spiegazione della nostra esperienza del vivere. Credo che forse valga la pena di fare un esempio. Uno degli aspetti dell'esperienza umana, è la modalità di percepire il tempo: apparentemente, caratteristica degli umani, è l'impossibilità di percepire il tempo in modo lineare così come i fisici lo descrivono: la famosa freccia del tempo, quella che scorre dal passato al futuro in modo irreversibile, sempre in una direzione. Ecco, noi non riusciamo mai a percepirlo così il tempo, per noi il tempo ha sempre una dimensione ciclica, dai quadranti dell'orologio, al nostro arrangiarlo in settimane, mensilità, ricorrenze.